Come stimare il consumo medio di gas di un condominio

shutterstock_1394622707Effettuare la stima del consumo medio di gas di un condominio non è un’operazione immediata e richiede la valutazione di numerosi fattori. In caso contrario, il calcolo potrà generare solo una cifra approssimativa.

Innanzitutto, il gas è comunemente utilizzato in ambito residenziale per l’uso cottura, la produzione di acqua calda sanitaria ed il riscaldamento. Pertanto, un computo realistico dovrà necessariamente tener conto dei molteplici impieghi.

Infatti, di norma i consumi del combustibile sono così ripartiti:

  • 74% per riscaldamento
  • 16% per ACS
  • 10% per uso cottura

In questa breve guida, utile per stimare il consumo medio di gas di un condominio, vedremo:

  • quali sono i parametri essenziali da valutare
  • acqua calda sanitaria
  • riscaldamento
  • uso cottura

I parametri essenziali da valutare per il consumo medio gas di un condominio

I parametri essenziali da valutare per effettuare una corretta stima del consumo medio gas di un condominio sono i seguenti:

  • superficie e orientamento degli appartamenti
  • rendimento e caratteristiche tecniche del sistema di riscaldamento in uso
  • classe energetica dell’immobile
  • abitudini e numero dei componenti dell’unità abitativa
  • zona climatica dell’edificio
  • numero di piani
  • isolamento termico

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Calcolo del consumo medio gas acqua calda sanitaria

Come si calcola il consumo medio di gas per l’acqua calda sanitaria?

Nell’ambito residenziale, in molti condomini per la produzione di ACS si utilizza una caldaia che riscalda l’acqua bruciando il gas naturale. Una volta raggiunta la temperatura necessaria, quest’ultima viene poi distribuita nei termosifoni e nei sanitari.

Per un condominio situato a Milano, costituito per esempio da 70 unità abitative, possiamo stimare un consumo medio gas giornaliero per ACS pari a 61,3 metri cubi, che equivale a 0,87 metri cubi al giorno per ogni appartamento.

Infatti, l’energia prodotta dalla combustione di questa quantità di gas è adeguata per scaldare l’acqua calda sanitaria per il fabbisogno quotidiano di una famiglia composta mediamente da 3/4 persone.

Consumo medio di gas metano per riscaldamento: come determinarlo

Per determinare il consumo medio di gas metano per il riscaldamento, è opportuno fare una distinzione iniziale.

Infatti, il condominio può essere dotato di un impianto di riscaldamento:

  • centralizzato, con la presenza di un’unica centrale termica collegata tramite tubature alle singole unità abitative
  • autonomo, se ogni appartamento è munito di caldaia

Nel primo caso, grazie alla contabilizzazione e alla termoregolazione, le spese di riscaldamento vengono ripartite in modo proporzionale all’effettivo consumo di ogni singola abitazione. Invece, i costi fissi e quelli manutentivi, sono equamente suddivisi tra i condomini.

Prendendo l’esempio precedente del condominio milanese, composto da 70 appartamenti, il consumo medio di gas per il periodo invernale (compreso tra ottobre e aprile) può arrivare fino a 84600 metri cubi.

Invece, per quanto riguarda il riscaldamento autonomo, il consumo medio gas annuo di una famiglia si attesta sui 1000 metri cubi.

La stima del consumo medio gas per cucinare

Per quanto riguarda la stima del consumo medio di gas per cucinare, il report dell’Enea riporta i seguenti dati:

  • media annuale per unità familiare pari a 1229 kWh
  • fabbisogno giornaliero equivalente a 3,37 kWh

Dunque, a seconda delle dimensioni del condominio, è possibile utilizzare i parametri sopradescritti per determinare il consumo medio gas solo cucina.

Se desiderate, potete consultare la stima della spesa annua gas sul sito dell’ARERA a questa pagina.